LE MALDIVE:Snorkelling

Negli ultimi anni si sente spesso parlare dell'attività "snorkelling" , ma non tutti sanno con chiarezza in che cosa consiste questo sport acquatico. Lo snorkelling è un'escursione in mare che permette di osservare la vita marina dalle barriere coralline in maniera molto semplice. Basti pensare che gran parte degli house reef (barriere coralline) delle isole Maldive sono solo a poche bracciate dalla spiaggia, altri invece possono essere addirittura osservati dalla stessa senza immergersi.

Le Maldive sono considerate da sempre il luogo ideale per praticare lo snorkelling, non solo perchè c'è molto da vedere e da conoscere ma anche per le condizioni metereologiche perfette. Qui le temperature dell'acqua oscillano tutto l'anno tra i 27° e i 32° C e rimangono costanti dall'alba al tramonto. Inoltre, grazie alla costante presenza del sole, la luce è intensa e costante, permettendo di vedere sott'acqua anche a distanza di alcune decine di metri, riducendo il timore dell'oscurità.

Divertendosi si possono vedere tantissimi organismi, dalle tartarughe, che spesso si avvistano proprio sulla parte alta dei reef, alle murene, dai piccoli pesci vetro ai più grandi carangidi e dai tonni agli squali. Persino le mante e gli squali balena si possono avvicinare alla superficie! L'attrezzatura da snorkelling (maschera, pinne e boccaglio), disponibile in tutti i resort, è indispensabile: la maschera permette di vedere sott’acqua; il boccaglio, o aeratore (lo snorkel) consente di respirare senza dover alzare la testa e le pinne aiutano a nuotare con il minimo sforzo, rendendo l’azione più efficace. Tutti possono provare, non c’è bisogno di essere grandi nuotatori, ci sono attrezzature come i giubbetti di galleggiamento che mantengono a galla, dando sicurezza a chi non ha mai provato prima.

Si può fare snorkelling in via autonoma oppure uscendo con le escursioni guidate organizzate dai resort e dalle barche da crociera. In tutti i cai i casi, c’è sempre tanto da vedere, è chiaro che uscire con una guida è più sicuro e si possono conoscere nuove forme di vita, che forse in maniera autonoma non sarebbero state notate e si vanno a cercare reef nuovi.

Tutti coloro che arrivano alle Maldive sono raggiunti dalla tentazione di guardare sott’acqua e la prima cosa si fanno è cercare la maschera e fare un bagno, nella speranza di fare subito un piacevole incontro. Chi vuole fare snorkelling in modo autonomo ma ha qualche perplessità, deve provare l’attrezzatura in acque poco profonde, in modo da non essere impacciato durante l’uscita vera e propria. Quando si fa l’escursione sulla barriera dell’isola conviene sempre chiedere informazioni sulle sue caratteristiche, la conformazione, i suoi abitanti, la corrente, le dimensioni.

Solitamente, le isole all’interno degli atolli sono più riparate dalle correnti rispetto a quelle che si trovano sulla barriera esterna che delimita l’atollo stesso. Le correnti sono influenzate dalle maree che si invertono ogni sei ore circa e ogni giorno avanzano di un'ora, per cui in alcune ore la corrente può andare in un senso ed in altre al contrario, oppure in determinati orari è molto forte ed in altri è leggera. È cosa giusta chiedere informazioni al centro diving presente sull’isola, che può darvi informazioni anche su percorsi da fare o su eventuali pericoli.
Qui di seguito sono elencate alcune regole da seguire per fare un ottimo snorkelling:

  1. Immergersi sempre in compagnia;
  2. Mai allontanarsi dalla barriera della propria isola verso il largo, per attraversare quello che sembra un piccolo tratto di mare verso un’isola vicina;
  3. Fare in modo di sfruttare la corrente prendendola a favore;
  4. Chiedere se al centro diving se è possibile fare il giro dell’isola o se ci sono canali di passaggio sulla barriera per rientrare verso la spiaggia in caso di stanchezza;
  5. Se si ha la possibilità, è bene avvisare qualcuno che rimane a terra riguardo al programma di snorkelling, l’orario previsto per il rientro e il percorso che si vuole fare;
  6. Indossare sempre il giubbetto di galleggiamento, soprattutto se si fanno percorsi lunghi.

In genere quando si fa snorkelling in maniera autonoma, si parte dalla spiaggia. Il primo consiglio è quello di mettere la maschera sul collo, per evitare di graffiarla se la si poggia sulla sabbia. Per infilare le pinne può essere più semplice appoggiarsi al compagno oppure sedersi sul bagnasciuga. A questo punto si avanza all’indietro per entrare in acqua. Poi si indossa la maschera e si può iniziare.

Per visitare le aree marine che non potrebbero essere raggiunte con uno snorkelling autonomo intorno alla propria isola è possibile partecipare alle molteplici escursioni guidate; ognuno può scegliere quale seguire in base alle caratteristiche che più lo attraggo, dei "giardini di coralli" delle lagune interne alle scogliere delle isole, dalle secche affioranti alle pass oceaniche, dai fondali poco profondi alle scogliere a picco.

Lo staff che conduce lo snorkelling, nella maggior parte dei casi è composto da personale del centro subacqueo, quindi guide esperte e ben addestrate che sono affiancate da abili ragazzi maldiviani. Ogni isola programma le escursioni secondo i propri metodi; ad esempio in alcune è obbligatorio per tutti i partecipanti indossare il giubbetto di galleggiamento mentre in altre lo staff porta con sé le boe di galleggiamento, che consentono di appoggiarsi per riposare, per pulire e riposizionare la maschera. Con le uscite guidate si impara ad osservare, basti pensare che si riescono ad individuare anche molti organismi mimetizzati sul fondo.

A differenza dello snorkelling autonomo, quando si effettuano escursioni guidate in barca, ci si prepara prima di entrare in acqua. Si indossano le pinne e la maschera,  e quando tutti sono pronti, ci si avvicina ai punti di uscita.  E' possibile entrare in acqua anche con la scaletta; l’equipaggio delle barche è sempre attento alle esigenze degli ospiti e sarà felice di collaborare attivamente per la buona riuscita delle escursioni.

E' bene sapere che quando si è distanti, la voce non sempre può raggiungere chi è lontano; per cui bisogna aiutarsi con dei segnali, che possono essere manuali e sonori. I primi sono due: uno per confermare che va tutto bene, l’ok, e l’altro per richiedere aiuto. L’ok si può fare con un braccio che forma un cerchio appoggiando le punte delle dita sulla sommità della testa; oppure con due braccia che si uniscono al di sopra della testa, sempre a formare un cerchio. Il segnale di richiesta d’aiuto si fa tenendo il braccio aperto verso l’esterno, teso, e si alza verso l’alto ripetutamente.

Lo snorkelling alle Maldive offre la possibilità di conoscere un mondo nuovo, quello delle barriere coralline. Quando si osservano i fondali per la prima volta, sembrano costituiti da rocce, resistenti e dure. In realtà i coralli sono formati da milioni di polipi, per cui occorre fare attenzione ai propri movimenti ed evitare di urtarli con le pinne oppure alzare la sabbia che una volta depositatasi su di essi ne ostruisce i fori. La salvaguardia dell’ambiente marino è fondamentale per la sua conservazione; bisogna osservare senza entrare in contatto, fare foto e non prendere souvenir dai fondali.

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